LE FESTE EBRAICHE
Le feste ebraiche si svolgono al
ritmo delle stagioni, specialmente in primavera e in autunno. Hanno, infatti,
un valore storico, agricolo e religioso. Iniziano la sera, al tramonto, perché
nella Genesi, alla fine di ogni giorno della creazione, si legge: «E fu
sera e fu mattina», e la sera viene nominata prima della mattina. Grosso
modo, si possono dividere in tre gruppi, i primi due di origine biblica e il
terzo di origine rabbinica.
Il primo è il gruppo delle tre feste gioiose o di pellegrinaggio al Tempio:
Pasqua, Pentecoste e la Festa delle Capanne.
Il secondo gruppo è quello delle feste austere o solenni: Capodanno e
il Giorno dell'Espiazione. Queste feste, in antichità, erano accompagnate
da offerte al Tempio, offerte sacrificali di animali e di prodotti della terra.
Il terzo gruppo, di origine rabbinica, comprende Purim e Chanukkab. Queste sono
feste stabilite dai maestri, particolarmente gradite ai bambini e vissute allegramente
dal popolo.
Tutte ispirate ai grandi eventi
dellantico testamento, scandiscono la santificazione del tempo lungo lintero
corso dellanno.Il corno di montone (shofar) è usato per annunciare
le festività
Ecco le celebrazioni festive più importanti:
La festa più grande degli ebrei è
la Pasqua
(= Pesah) che viene celebrata quasi nello stesso periodo di quella cristiana;
non commemora solo la liberazione degli ebrei dalla schiavitù dEgitto,
ma è «memoria» che rende attuale la liberazione oggi per
ogni pio israelita. Nelle case si tiene un pasto speciale detto seder= ordine.
Si celebra il 1° Tishri (settembre-ottobre).
E lanniversario della creazione e inaugura il periodo in cui Dio giudica
loperato degli uomini nellanno appena trascorso; tutti sono chiamati
a rendere conto del creato affidato alle loro cure. Gli ebrei si salutano reciprocamente:
«Possa tu essere iscritto e segnato per un buon anno». La festa
adombra anche il futuro verso il quale si muove tutto il creato. Durante il
culto solenne si suona lo shofar (corno dariete) il cui suono proclama
linizio della redenzione messianica di Israele e dellumanità.
Siamo nel 5758 al sett. 96.
La festa dellEspiazione (Kippur)
Viene celebrata il 10 di Tishri ed è un
giorno di pentimento e di espiazione per le impurità del popolo, della
nazione e dei singoli fedeli. Il gran sacerdote, con un complesso rito espiatorio,
offre sacrifici per la purificazione sua e del popolo dalle impurità
e dai peccati, pronuncia, lunica volta nellanno, il nome di Dio
(Jhwh), ed entra, lunica volta nellanno, nel «Santo dei Santi»
del tempio per offrire il sangue e lincenso. Si ritiene che a Kippur Dio
decida i destini degli uomini secondo il loro pentimento.
La festa delle Capanne o tende (Sukkoth)
Si celebra alla fine della vendemmia per ringraziare Javè dei suoi doni
generosi. Inizia il quindici di Tishri (settembre-ottobre) e dura sette giorni.
Vi è lusanza di agitare verso i quattro punti cardinali il frutto
del cedro e i rami della palma, del salice e del mirto, e di recitare Salmi.
I rami vengono portati poi in processione verso la sinagoga. Secondo la tradizione
giudaica, rappresentano gli uomini di ogni razza uniti in collaborazione.Le
capanne dal tetto di rami o di paglia, nelle quali si consumano i pasti durante
la festa, ricordano lamore costante con il quale Dio assistette gli Israeliti
nel deserto. La capanna della festa è stata sempre considerata un simbolo
della capanna divina sotto il cui tetto saranno, un giorno, radunati tutti gli
uomini. La nota gioiosa della festa è determinata dallo studio della
Torah. Allottavo giorno termina, e ricomincia, la lettura annuale del
Pentateuco.
La festa della consacrazione (Hanukkah)
Di origine post-biblica, fu istituita per ricordare la vittoria degli ebrei
contro i dominatori della Siria nel 165, quando Giuda Maccabeo liberò
Gerusalemme, ripulì il tempio da ogni contaminazione, riaccese il sacro
candelabro e ristabilì il culto del vero Dio. Si celebra, con laccensione
progressiva di otto luci, il 25 Kislev (dicembre).
La festa del Purim
Ha i caratteri profani tipici del capodanno persiano (con feste di tipo carnevalesco,
sospensione della vita normale, interruzione del potere costituito, elezione
del re Carnevale...), ma è anche la commemorazione della vittoria di
Israele grazie alla donna-eroe Ester. La casa viene illuminata in modo particolare.
Si legge il libro di Ester e nelle famiglie è occasione di incontri,
banchetti, mascherate. Viene celebrata nel periodo di febbraio-marzo.
In origine era un rito di primavera durante il quale si offrivano le primizie
dellorzo ed i primogeniti dei greggi. Questa festa, che cade nel mese
di Aviv, chiamato poi mese di Nisan (metà marzo-aprile), fu trasformata
in seguito nella commemorazione di un avvenimento fondamentale dellebraismo,
la liberazione di Israele dalla schiavitù dEgitto. Nelle famiglie
ebraiche è celebrata con particolare solennità e con un pasto
rituale e commemorativo, il seder.
La festa delle settimane o Pentecoste
Questa festa, che si celebra sette settimane dopo la Pasqua, aveva un carattere
gioioso per la raccolta del grano, per cui si esprimeva il profondo ringraziamento
a Dio. Si offrivano oltre alle primizie del grano, olocausti e sacrifici per
i peccati. In seguito la festa assunse anche il significato di celebrazione
del dono della Torah sul Sinai. Nel giudaismo, dal sedicesimo secolo in poi,
è uso rimanere svegli e trascorrere la notte nello studio della Torah.
Inoltre, nel moderno stato di Israele si portano offerte di primizie a beneficio
del Fondo Nazionale Ebraico.
Il tisha beav (il 9 del mese di av), che commemora il giorno in cui il primo e il secondo tempio vennero distrutti: è la solennità più triste del calendario giudaico, giorno di dolore e di digiuno.
Si potrebbe aggiungere anche una festa recente: il «giorno dellindipendenza» (jom hahatsmauth), che ricorda la nascita, nel maggio 1948, dello stato dIsraele. Si coglie, nella creazione di questa festa, il riflesso di una fede che cerca di legare ai grandi interventi di Dio nella storia sacra lavvenimento moderno più significativo per la comunità giudaica. Nello stesso tempo, però, questa iniziativa tocca una delle questioni più delicate del dialogo con gli israeliti, controversa anche allinterno della comunità giudaica: quella del movimento sionista e della fondazione dello stato di Israele.
LA
TRADIZIONE MISTICA EBRAICA
Cabala è il nome dato alla
Tradizione mistica ebraica, originariamente trasmessa solo per via orale.
Le conoscenze mistiche dell'ebraismo venivano tenute segrete perchè si
riteneva che dovessero rimanere tesoro di pochi eletti.
La piu' famosa opera mistica ebraica è lo Zohar=LIBRO DEL DIVINO SPLENDORE,
compilato dal rabbino di Granada Moises Shemtov de Leon alla fine del 13°
secolo.
Le dottrine mistiche dello Zohar non avevano solo una valenza teorica:"
le azioni umane hanno un effetto sul mondo superiore e ,servendo Dio l'anima
devota puo' raggiungere l'unione col divino.
Queste dottrine sono espresse nelle Sefirot divine,i 10 attributi divini con
cui egli creò l'Universo.
"..come le sefirot, cosi'
ognuno ha un nome conosciuto
e Tu sei la perfetta completezza di tutti"
La vita ebraica è governata dalle feste e dal ritmo dei sabati che riflette il ritmo delle sefirot:esse vengono rappresentate attraverso un contenitore di spezie che "si regge sul pilastro dell'equilibrio".Le spezie contenute producono aromi che vengono inalati alla fine di ogni sabato:l'inalazione procura una specie di tristezza all'anima,che vivrà la settimana in attesa della gioia del Sabato successivo in cui tornerà ad unirsi a Dio.
Il candelabro a 7 braccia(Es 25,31)rappresenta il mondo immutabile delle 10 sefirot.
Le braccia di sinistra sono il
Pilastro della Severità:
-Binah =Intelligenza
-Gevurah=Giustizia
-Hod=Maestà
e quelle di destra il Pilastro della misericordia:
-Hochmah=Saggezza
-Hesed=Amore
-Nezah=Eternità
Entrambe convergono sul Pilastro dell'Equilibrio.
Le qualità delle due braccia si bilanciano cioè reciprocamente.Sul
Pilastro dell'Equilibrio ci sono le Giunture:
Daat non è una sefirot:è la Conoscenza.(aria)
Tiferet è la VI sefirah :è la Bellezza.(acqua)
Yesod è la base di ogni cosa esistente:nell'uomo è l'Ego,la base
della consapevolezza.(terra)
Malkhut è la X sefirah:è il Regno(luce) ,la presenza di Dio nella
materia.
Da lì Dio si manifesta attraverso la tensione dei 4 Elementi : terra,
acqua,aria, fuoco e luce.
E' la Luce ,l'attività creatrice di Dio che si manifesta nelle Sefirot.